Traduttrice, saggista e scrittrice italiana. Compiuti gli studi classici e
diplomatasi in Pianoforte nel 1940 al Conservatorio di Torino, conseguì la
laurea in Lettere nel 1941 e in Filosofia nel 1943 all'università torinese.
Presso lo stesso ateneo fu assistente di Pedagogia dal 1942 al 1960. Nel 1949
sposò l'architetto Ettore Sottsass Jr. e si stabilì a Milano. Nel 1943 iniziò
l'attività letteraria con la traduzione dell'
Antologia di Spoon River
di Edgar Lee Master, sotto la guida di Cesare Pavese. Da allora tradusse alcuni
fra i più importanti autori della letteratura americana (Francis Scott Fitzgerald,
Ernest Hemingway, William Faulkner, Gertrude Stein), interessandosi in particolare
degli esponenti della Beat Generation (Allen Ginsberg, William Burroughs, Jack
Kerouac, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti) e dell'ultima generazione (Jay
McInerney, David Leavitt, Bret Ellis), che frequentò in America. In breve la
P. divenne una figura di grande rilievo nella scena culturale italiana,
soprattutto per il suo contributo alla divulgazione della letteratura americana
nel nostro Paese. Rilevante fu anche la sua attività di talent scout editoriale
per aver suggerito la pubblicazione delle opere di questi scrittori d'oltreoceano.
Affermatasi presto anche come saggista, confermò in Italia il metodo critico basato
sulla testimonianza diretta, sulla storia del costume e sull'indagine storico-sociale
degli scrittori e dei fenomeni letterari. Tra i saggi più significativi citiamo:
La balena bianca e altri miti (1961),
America rossa e nera (1964),
Beat Hippie Yippie (1972),
C'era una volta un beat, 10 anni di ricerca
alternativa (1976),
Mostri degli anni Venti (1976),
Quello che mi
importa è grattarmi sotto le ascelle (1982),
Amici scrittori (1994),
Altri amici (1997),
Dopo Hemingway (2000),
I miei amici cantautori (2006).
La
P. fu inoltre
autrice di una biografia su
Hemingway (1985), dell'autobiografia
Un
po' di emozioni (2003), della biografia fotografica
The beat goes on
(2004) e dei romanzi
Cos'è più la virtù (1986),
La mia Kasbah
(1988),
Dov'è più la virtù (1997),
I miei quadrifogli (2000). Nel
1998 fu inaugurata a Milano la Biblioteca Riccardo e Fernanda Pivano, destinata
ad accogliere il patrimonio librario e documentario della scrittrice genovese.
Appassionata anche di musica leggera, ha sempre proclamato il suo amore per
Fabrizio De André, da lei ritenuto il più grande cantautore di tutti i tempi (n.
Genova 1917).